Scandalo gasolio non (correttamente) raffinato distribuito dalle pompe nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto

Scandalo gasolio non (correttamente) raffinato distribuito dalle pompe nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto

Scandalo gasolio non (correttamente) raffinato distribuito dalle pompe nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Dopo il comunicato dello “Sportello dei Diritti” sono giunte centinaia di segnalazioni e reclami da parte dei cittadini che hanno subito danni ai veicoli. Pronti esposto all’Autorità Giudiziaria e azione collettiva

Dopo il comunicato dello “Sportello dei Diritti” di ieri è scoppiato un vero e proprio putiferio nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto tra gli automobilisti infuriati per i danni subiti dalle proprie autovetture a causa del gasolio non correttamente raffinato, distribuito in moltissime pompe delle tre province e che proverrebbe da una raffineria di Taranto. Non, quindi, casi isolati, ma un vero e proprio danneggiamento di massa come raramente se ne sono visti sul territorio nazionale. La causa dei danni a centinaia di veicoli – che dopo il rifornimento di gasolio hanno manifestato difetti alle pompe di gasolio ed agli iniettori con arresto improvviso – a seguito di sommarie notizie pervenuteci, risalirebbe al fatto che nei giorni attorno a Natale si sarebbe verificato presso una raffineria di Taranto un problema di mixaggio per cui è stato fornito un prodotto altamente inidoneo alla carburazione. Come detto, dopo che il nostro comunicato è apparso su alcuni giornali online, si è manifestato in maniera del tutto evidente che, dato il numero di cittadini danneggiati e l’entità dei danni con medie intorno ai 1.500,00 euro ciascuno, si tratta di un vero e proprio scandalo che merita da una parte un approfondimento da parte dell’Autorità Giudiziaria, e dall’altra azioni risarcitorie in favore di chi ha subìto pregiudizi a seguito del rifornimento del gasolio in questione. Ecco perché Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in data odierna ha depositato un esposto presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per denunciare l’accaduto, mentre l’associazione attraverso i suoi collaboratori ha avviato una “class action” per tutelare i cittadini al fine di ottenere il più ampio ristoro dei danni patiti. Per informazioni, dopo che i nostri contatti sono stati subissati da decine di richieste abbiamo creato una mail dedicata all’indirizzo rimborsigasolio@gmail.com dove potrà essere inviata la documentazione dei danni e i riferimenti di quanti aderiranno all’azione collettiva. In ogni caso la sede nazionale dello “Sportello dei Diritti” è aperta ogni giorno in Lecce, dalle 17 alle 20, alla via Luigi Sturzo n. 40, per assistere quanti vi si recheranno.