Massimo Cacciari riceve il Premio Aristide La Rocca “Una vita per la Cultura e per l’Arte”. Nola, Auditorium Uniparthenope Giovedì 11 aprile 2024

Massimo Cacciari riceve il Premio Aristide La Rocca “Una vita per la Cultura e per l’Arte”.  Nola, Auditorium Uniparthenope  Giovedì 11 aprile 2024

Domani, giovedì 11 aprile 2024 alle ore 11 presso l’Auditorium Uniparthenope di Nola (in Via Guglielmo Pepe) si terrà l’ottava edizione del Premio Aristide La Rocca “ Una vita per la Cultura e per l’Arte”.. Il Premio quest’anno sarà conferito al filosofo Massimo Cacciari.

In perfetta coerenza con lo spirito che portò Aristide La Rocca, medico e poeta, all’istituzione della Fondazione omonima per la valorizzazione della cultura e dell’arte, con  una pionieristica visione di proficua ibridazione fra scienza e filosofia, Massimo Cacciari simboleggia l’evoluzione di questa intuizione con la sua incessante ricerca di una efficacia del pensiero nell’enigma della vita, come ha dimostrato con il suo ultimo libro-metafisica concreta, con cui, spiega egli stesso, «è lo stesso confine perennemente in movimento dell’osservabile a imporre l’interrogazione sull’oltre».

Tutta la sua esperienza di protagonista del dibattito politico-culturale ha testimoniato come la ricerca filosofica sia sempre tensione civile al servizio di un sapere che libera. Ricercatore, docente, organizzatore e promotore di innumerevoli eventi e imprese culturali, Massimo Cacciari è una voce indispensabile e inconfondibile nel brusio d’oggi giorno, tanto più quando è la pace il sommo bene che il filosofo  vibrantemente, con la sua passione, rivendica come missione di ogni individuo ed istituzione in questo terribile gorgo  di guerra che si para dinanzi a noi. La figura assolutamente carismatica di Massimo Cacciari è un patrimonio che la Fondazione propone ai giovani come esempio e conferma della forza insopprimibile del libero pensiero e che si aggiunge al ricco albo dei premiati: da Aldo Masullo ad Eugenio La Rocca,  a Beniamino Depalma, Gaetano Manfredi e Vittorio Avella, a Michele Mezza.

Tutte figure  che, pur nella loro molteplice esperienza, sono rimaste strettamente legate alla città bruniana, in un legame permanente attorno al Nolano .

Un legame che riporta a Nola un prestigioso pensatore che è stato ripetutamente  primo cittadino di Venezia,  la città  che vide libero per l’ultima volta l’architetto degli Infiniti Mondi.