Lavori e commercio avellinese. Paternostro (SCSD), le scelte inopportune creano desertificazione, disoccupazione, impoverimento.

Lavori e commercio avellinese. Paternostro (SCSD), le scelte inopportune creano desertificazione, disoccupazione, impoverimento.

Riceviamo e pubblichiamo. La notizia del trasferimento della storica pasticceria di Avellino  “Zeppola d’oro”, da  piazza Libertà ad altra sede, con seri danni economici sia per i costi  del  trasferimento  e di attivazione dei nuovi locali, che di avviamento, deve far riflettere l’Amministrazione Comunale di Avellino  ma, soprattutto, tutti i cittadini. Già il commercio avellinese ha pagato un pesantissimo tributo  all’eterno cantiere  che si trascina, da anni, in  una parte significativa della città, con la chiusura di tante attività commerciali e con la perdita di tanti posti di lavoro, ora con la programmata pedonalizzazione di un’area come Piazza Libertà, la crisi del commercio avellinese, è destinata ad accentuarsi, anche perché  è possibile  la chiusura, il trasferimento o il ridimensionamento  di altre attività commerciali, con tutte le conseguenze che ne derivano.     Così ha dichiarato la Segretario Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro.  Avellino, non è certamente una metropoli  e la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele, dovrebbe essere più che sufficiente. Non è credibile, a giudizio del SCSD – ha continuato Paternostro – estendere oltre misura, le aree pedonalizzate, perché le attività, il commercio, sono inscindibilmente legate alle possibilità  di raggiungere rapidamente  e comodamente, i vari luoghi, della città. L’eccessiva pedonalizzazione limita il transito delle persone ed a soffrirne sarà, inevitabilmente, il commercio. C’è da chiedersi: quante saracinesche si abbasseranno, per non  essere più rialzate, quanti posti di lavoro si perderanno? Siamo certi che la pedonalizzazione “facile” migliora la qualità della vita e rende un servizio ai cittadini? Avellino – ha sottolineato Paternostro – passerà alla storia, come la città dagli eterni cantieri. Forse una riflessione bisognerebbe farla anche per i cantieri attivati contemporaneamente, con conseguenti problemi  per la circolazione e questo coinvolge anche la città ospedaliera, con difficoltà ad accedere anche al “pronto soccorso”. L’Amministrazione Comunale – ha concluso Paternostro – dovrebbe  procedere ad una verifica globale  della situazione dei “lavori” in città e delle  sue ricadute  negative sull’intera collettività.