Esecuzione di 11 misure cautelari e 51 perquisizioni domiciliari.

Esecuzione di 11 misure cautelari e 51 perquisizioni domiciliari.

Alle prime ore del mattino, appartenenti alla Polizia di Stato della Questura di Bergamo e alla Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia, con la collaborazione di appartenenti al Commissariato di P.S. di Treviglio, al Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, al comparto AT.P.I. della Guardia di Finanza di Bergamo e Brescia, al Reparto Volo di Milano, ai Reparti dei Cinofili di Milano e Brescia, per un totale di 140 unità, hanno eseguito un’ordinanza, con la quale il G.I.P. del Tribunale di Bergamo ha disposto la custodia cautelare in carcere di tre soggetti e gli arresti domiciliari di un quarto soggetto, nonché l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di ulteriori 7 indagati. Contestualmente sono state eseguite 51 perquisizioni locali presso unità immobiliari site nelle province di Bergamo, Brescia, Milano e Cremona a seguito di provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Bergamo. L’attività odierna, condotta congiuntamente da Polizia di Stato e Guardia di Finanza, è scaturita da distinte indagini condotte dalle due forze di polizia, successivamente confluite in un unico procedimento penale coordinato dal medesimo magistrato inquirente. Le attività investigative della Polizia di Stato, svolte tra la fine del 2013 e la metà del 2014, e quelle della Guardia di Finanza, svolte tra luglio e ottobre 2014, hanno consentito di accertare fatti-reato commessi principalmente nella Provincia di Bergamo, ma anche in quelle di Brescia, Mantova, Cremona e Milano. In particolare, nel corso degli accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile sono stati acquisiti significativi elementi di responsabilità  2 ascrivibili a un’associazione a delinquere, composta da cittadini italiani e stranieri, dedita alla commissione di reati contro il patrimonio (prevalentemente furti in appartamento, truffe perpetrate mediante la spendita di assegni rubati o smarriti, ricettazione,) nonché al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre le investigazioni svolte dai militari della Gruppo Tutela Economia del Nucleo di polizia tributaria di Brescia, nell’ambito di altro procedimento penale, poi riunito al primo, hanno permesso di raccogliere molteplici prove in ordine a plurime condotte di falsificazione di carte carburante, truffa e ricettazione, poste in essere dallo stesso sodalizio (quanto ai promotori), congiuntamente a soggetti diversi da quelli individuati dalla Polizia di Stato. Inoltre, tenuto conto che la compagine criminale aveva posto la propria base operativa in un edificio sito ad Antegnate (BG), via Frati Cappuccini n. 44, di proprietà di una società immobiliare fallita, è stata disposta la perquisizione dell’intero stabile, costituito da 36 unità immobiliari, con conseguente identificazione di tutti i dimoranti presenti.