AVELLINO. Ieri seconda udienza del processo per la morte delle 40 persone precipitate dal viadotto Acqualonga

AVELLINO. Ieri seconda udienza del processo per la morte delle 40 persone precipitate dal viadotto Acqualonga

Alcune proteste ieri hanno accompagnando la conclusione della seconda udienza ad Avellino del processo per la morte di 40 persone, precipitate il 28 luglio del 2013 a bordo del bus che sfondò le barriere del viadotto “Acqualonga” della A16 Napoli-Canosa, in territorio del comune di Monteforte Irpino (Avellino). A dar vita alla protesta sono gli aderenti all’associazione “Vittime dell’A16” a cui il giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Luigi Buono, ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile. Il presidente dell’associazione, Giuseppe Bruno, che nell’incidente ha perso entrambi i genitori, e altri componenti si sono incatenati davanti alla sede giudiziaria di Piazza Aldo Moro. “Non ci fermeremo neanche di fronte a questa decisione che aggrava il nostro dolore indelebile”, dice Buono. (ANSA)