Su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, nella mattinata odierna, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in C.P.A., n. 654/23 R.G.GIP, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Napoli, nei confronti di un 17enne napoletano, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio aggravato, tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione.
Il predetto la sera del 29 marzo 2023, in concorso con altro soggetto in fase di identificazione, mentre era a bordo in qualità di passeggero di un motoveicolo risultato provento di rapina, avrebbe tentato dapprima di asportare sotto la minaccia di una pistola, lo scooter di un uomo in questa via Reggia di Portici mentre era fermo ad una stazione di rifornimento carburanti, per poi attingerlo con 2 colpi d’arma da fuoco al ginocchio destro e al gluteo sinistro, procurandogli gravissime lesioni idonee a cagionarne la morte. In particolare, la vittima è stata trasportata in codice rosso al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare dove è stato sottoposto a 2 interventi chirurgici d’urgenza per la lesione dell’arteria poplitea destra con conseguente shock emorragico e successivamente ricoverata in prognosi riservata, per diversi giorni in pericolo di vita.
Le risultanze delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Napoli Poggioreale, il ritrovamento presso l’abitazione del minore di proiettili compatibili con quelli ritrovati sul luogo del delitto (cal. 7,65 x 17 mm) e le descrizioni fisiche fornite dalla persona offesa, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’odierno indagato.
Nei giorni successivi al delitto è stato diffuso dai media il video estratto dal sistema di videosorveglianza del distributore di carburanti che ha documentato le fasi criminose, suscitando notevole scalpore e sdegno nell’opinione pubblica per l’efferatezza dimostrata dai malviventi.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.